Brutto Faccione, i protagonisti:
La principessa bella della storia, ODESSA
Maga Rara che fa la magia
I DISCORSI E LE PAROLE
INPUT. Facciamo trovare, sparsi per terra, tanti cuoricini di diverso colore e spieghiamo ai bambini che i colori vivaci(rosso- giallo- arancione) corrispondono alle parole BELLO/BELLA e i cuoricini dai colori bui (blu- nero- grigio scuro) corrispondono alle parole BRUTTO/BRUTTA. Poi iniziamo a leggere il mio racconto con la richiesta di raccogliere da terra il cuore corrispondente alla parola sentita. BELLO/BRUTTO, BELLA/BRUTTA
BRUTTO FACCIONE
C’era una volta un RE brutto ma buono che non aveva sulla faccia alcun trucco.
Sua figlia era una bella principessa che tutti quanti chiamavano Odessa. Per disgrazia o per fortuna in quel regno esisteva in cielo solo la luna. Così, nell’oscurità, si sapeva che la faccia del RE nessuno mai vedeva!
La bella principessa, che nel buio non vedeva nemmeno se stessa, stanca e disperata corse a chiedere aiuto all’amica fata.
– Io non posso aiutarti, mia cara, devi chiedere aiuto a Maga Rara.
Odessa a cavallo veloce scappò e alla casa della Maga ben presto arrivò.
– Ti prego, mia signora bella, fammi vedere come brilla e rischiara una stella!- La maga impietosita l’accontentò e nel cielo il primo sorgere del SOLE arrivò.
Brutto faccione diventò un Re contento perché rivide il bel mondo di un tempo, della sua bruttezza non gliene importò più niente e diventò allegro e sorridente!
Tutti i personaggi, belli e brutti di questa storia, qualche tempo dopo fecero baldoria perché il gigante e la bella principessa ebbero una bimba che chiamarono Gigantessa.
A lettura conclusa, aiutiamo i bambini a separare i cuori in base al loro colore contando insieme quanti sono stati raccolti per le parole BELLO/BELLA quanti invece per le parole BRUTTA/BRUTTO.
SINTESI
FACCIA DA SCHIAFFI. Al termine della prima attività e per rafforzare l’esplorazione delle parole BELLO/A BRUTTO/A, facciamo sedere i bambini di fronte al teatrino dietro il quale, a turno, li invitiamo a esibirsi in smorfie brutte o belle. I loro compagni dovranno qualificare le smorfie con il relativo aggettivo classificatorio mostrando contemporaneamente il cuore del rispettivo colore.
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