Capitolo PRIMO
Amiche di scuola
Vale e io abitiamo vicine. Lei all’inizio e io quasi alla fine di una via non troppo lunga né troppo corta. Via Felicitania è costeggiata da tante villette con piccoli giardini ben curati e altissimi alberi secolari . Tanti però la chiamano Viale Felicitania per quelle chiome ombrose d’estate e nude d’inverno che la sovrastano. Noi due frequentiamo il secondo anno della scuola media inferiore e naturalmente è proprio a scuola che ci siamo conosciute. In verità io mi chiamo Arianna e la mia amica Valentina ma abbiamo deciso che Vale e Ary, suonavano molto meglio perché immediati, corti e diretti come noi. Corti perché, con nostro immenso dispiacere, siamo le più bassine della scuola .
Io però arrivai nella classe di Vale qualche settimana dopo l’inizio delle lezioni , per questo da allora venni chiamata la “nuova”, appellativo frustrante e difficile da scrollarmi di dosso. Ricordo come oggi il mio ingresso in aula, tutti si voltarono curiosi, osservando la mia andatura decisa e veloce e i miei abiti per niente alla moda perché della moda lascio occuparsene gli altri.
– Ragazzi questa è Arianna Orsetti” Mi presentò la Prof di Italiano indicandomi l’unico posto libero rimasto. Quello accanto a Vale . – Mi chiamo Ary – borbottai io mentre una quarantina di occhi maligni mi fissavano.
– Vai al tuo posto ora, hai già disturbato la lezione entrando in ritardo. – Sbraitò la prof alzando lo sguardo al cielo.
E mi sedetti accanto a Vale gettando con stizza lo zaino sotto al banco.
– Piacere sono Valentina, Vale per i simpatici- sussurrò.
E ci scambiammo subito uno sguardo d’intesa.
Di certo a tutti feci un grande effetto, forse per quell’accostamento di colori che avevo abbinato nella fretta di vestirmi: maglione verde acido, pantaloni viola e scarpe arancio con strisce laterali giallo fluorescente. Sebbene non mi piaccia essere al centro dell’attenzione e soprattutto rivelare a nessuno i miei insoliti poteri, decisi da subito di stupire i miei nuovi compagni di classe narrando loro storie inventate e stravaganti, su di me e sulla mia famiglia.
Come quella volta che raccontai loro del mio ultimo viaggio in India e delle avventurose escursioni a cavalcioni di BINGO un elefante molto intelligente e bizzarro.
Forse però proprio per questo mio voler raccontare troppe cose inventate non mi sono mai fatta molte amicizie.
A parte Vale, da subito obbligata ad aiutarmi nei compiti di matematica, materia nella quale non me la cavo proprio benone!
Insomma… bla bla bla a parte tutto ciò che volevo dirvi è che dal primo giorno di scuola Vale e io siamo indivisibili.
Io e la mia famiglia ci siamo trasferiti da poco in questo quartiere signorile e poter vivere in una villetta con tanto di giardino era un sogno molto ambito che si realizzò grazie alla promozione di papino.
La promozione di papino è una delle bugie che racconto ai curiosi la verità è diversa ma per ora non ve la posso svelare.
Durante la mia infanzia e prima di giungere qui avevo girato tanti posti che ai miei compagni di classe erano perfettamente sconosciuti e anche ai miei professori . Infatti sono luoghi non comunemente terreni , posti bellissimi o bruttissimi dove possono abitare solo delle persone stravaganti come me e la mia family.
E ovviamente quando mi si chiede il nome di questi posti dove ho precedentemente frequentato la scuola dico i nomi di posti stranieri che nessuno di loro ha mai sentito nominare.
Come tutte le cose strane e inspiegabili che possono capitare all’improvviso la mia vita è completamente cambiata da quando abito qui. All’inizio ero spaventata e confusa non sapevo come nascondere, agli occhi umani, i miei poteri e per questo decisi di tenerli nascosti per non apparire più diversa di quanto non lo fossi già. Per una della mia specie dover camminare anziché volare , trascorrere il pomeriggio a fare compiti invece che intensificare i miei poteri e altre cosucce del genere è stato veramente molto, molto, difficile.
Fortunatamente Vale ha contribuito a non cambiare completamente il mio stile di vita, aiutandomi ad essere sempre e comunque me stessa, almeno in casa mia e soprattutto nella mia stanza.
Lei sa , di lei mi sono sempre fidata e da subito. E’ una sensazione di pancia come dice mia nonna : -la pancia sente e vede prima delle orecchie e degli occhi. La pancia non sbaglia mai- E io ho sentito che Vale era diversa dalle altre ragazzine della sua età e che poteva capirmi.